Usura
- Artificioſa Rota

- 12 giu
- Tempo di lettura: 6 min
di Giacomo Cordova Vezzola
a G. V.
Nonostante tutto,
ci lega il sangue che l’oro non può disgiungere.
“usura”:
una tassa prelevata sul potere d’acquisto senza riguardo alla
produttività, e sovente senza riguardo alla possibilità di produrre.
L’utopistico sogno del poeta Ezra Pound era che il Monte dei Paschi, sorto nel 1624, potesse frenare l’usura della Banca d’Inghilterra, fondata da William Patterson nel 1694, poiché essa
trae beneficio dall’interesse
su tutta la moneta che crea dal nulla.
(Canto XLVI)
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“Come le folgori si sprigionano dalle nubi, così dai santi predicatori emanano opere meravigliose. Scoccano le folgori quando dai predicatori balenano i miracoli; ritornano le folgori quando i predicatori non attribuiscono le loro forti gesta a se stessi, ma alla grazia di Dio”
“Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”.
Non ci è chiesto di essere brava gente (già sarebbe tanto) ma ci è chiesto di essere santi. La differenza è radicale: per essere onesti basta fare il bene che ci viene richiesto, per essere santi bisogna saper fare anche il bene a cui non siamo obbligati. La santità è superare i confini dello schema. I santi amano sempre in maniera eccessiva, fuori dagli schemi. Sono per loro natura sovrabbondanti. Oggi festeggiamo Sant’Antonio da Padova, e vediamo in lui proprio la misura traboccante del Vangelo. Avrebbe potuto restarsene in Portogallo nel suo bel Monastero a continuare a studiare e ad accontentarsi della sua già onesta vita, ma sente che vivere il Vangelo è fare di più, è lasciare tutto, è rischiare, è abbandonarsi alle mani di Dio, è lasciarsi condurre dalla Provvidenza. Vivere il Vangelo è avere passione per la gente, è odiare le ingiustizia, è fare del bene in tutti i modi possibili e immaginabili. Vivere il Vangelo è predicare un parola che non sempre accarezza e consola ma a volte smuove i cuori alla conversione al cambiamento. Antonio da Padova è stato un uomo così, un uomo che ha superato i semplici argini dei comandamenti e in maniera creativa ha fatto molto di più. Forse per questo è così amato, e forse per questo continua a sovrabbondare di grazie perché da quando ha preso gusto a esagerare non riesce più a fermarsi.
Ripostando questo passo dal Vangelo di oggi, vorrei ricordare il Santo protettore di chi ancora, nonostante tutto, umilmente e indefessamente conserva e custodisce la memoria di una parte della mia famiglia, la Famiglia Vezzola, attraverso la preghiera che chiede consiglio e custodia al gran dottore Antonio da Padova: colui che, in un’attiva e militante missione per conto di Cristo, predicava - e agiva - tra l'altro, proprio contro gli usurai, lottando quindi in prima linea e in ferma opposizione a quella stessa “usura”, già ricordata pure da Dante, che la riportava tra i più gravi peccati dell'umanità, insieme al tradimento della propria Famiglia, della Patria, di Dio e altri, e che al secol nostro è stata senza mezzi termini denunciata e combattuta anche da un altro fra i miei poeti preferiti: Ezra Pound.
Proprio a Sant'Antonio è stata dedicata una cappella presso villa La Ritrosa, dove ogni anno ci si ritrova, riuniti in Preghiera, per il Ricordo e la Memoria, nel segno della Tradizione.
Ringrazio personalmente Don Luigi Trapelli, caro cugino, per aver lì officiato alla prima messa in memoria di nonno “Dino” Bernardo Vezzola, che ci ha lasciati oramai un lustro fa, caduto insieme a tanti altri amici sotto i colpi del Covid.
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«Qui, in terra, l'occhio dell'anima è l'amore, il solo valido a superare ogni velo. Dove l'intelletto s'arresta, procede l'amore che con il suo calore porta all'unione con Dio»
(Antonio di Padova, Sermones)
Antonio di Padova, al secolo Fernando Martins de Bulhões, noto in Portogallo come Antonio da Lisbona (in portoghese António de Lisboa; Lisbona, 15 agosto 1195 – Padova, 13 giugno 1231), è stato un religioso e presbitero portoghese appartenente all'Ordine francescano, proclamato santo da papa Gregorio IX nel 1232 e dichiarato Dottore della Chiesa nel 1946. Da principio canonico regolare a Coimbra dal 1210, fu dal 1220 frate francescano. Viaggiò molto, vivendo prima in Portogallo quindi in Italia e in Francia. Nel 1221 si recò al Capitolo Generale ad Assisi, dove vide e ascoltò di persona san Francesco d'Assisi. Terminato il capitolo, Antonio fu inviato a Montepaolo di Dovadola, nei pressi di Forlì. Proprio a Forlì, nel 1222, si mise in luce come predicatore, tanto che in vari documenti è indicato come "Antonio da Forlì".
Antonio fu incaricato dell'insegnamento della teologia e inviato dallo stesso san Francesco a contrastare in Francia la diffusione del movimento eretico dei catari. Fu poi trasferito a Bologna e quindi a Padova, dove morì nel 1231. Rapidamente canonizzato (in meno di un anno) il suo culto è tra i più diffusi del cattolicesimo.
Ezra Pound (Hailey, 30 ottobre 1885 – Venezia, 1º novembre 1972) fu un poeta, saggista e traduttore statunitense, nonché grande scopritore di talenti letterari e non solo, considerato uno dei principali esponenti del movimento modernista. Trascorse gran parte della sua vita in Italia, dove si unì al movimento letterario e filosofico del modernismo, influenzando profondamente la poesia del XX secolo.
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Nel Giorno di Sant’Antonio da Padova
XLV
With Usura
With usura hath no man a house of good stone
each block cut smooth and well fitting that design might cover their face,
with usura
hath no man a painted paradise on his church wall
harpes et luthesor
where virgin receiveth message and halo projects from incision,
with usura
seeth no man Gonzaga his heirs and his concubines
no picture is made to endure
nor to live with
but it is made to sell and sell quickly
with usura, sin against nature,
is thy bread ever more of stale rags is thy bread dry as paper,
with no mountain wheat,
no strong flour with usura
the line grows thick
with usura is no clear demarcation
and no man can find site for his dwelling.
Stone cutter is kept from his stone weaver is kept from his loom
WITH USURA
wool comes not to market sheep bringeth no gain with usura
Usura is a murrain,
usura blunteth the needle in the maid’s handand stoppeth the spinner’s cunning.
Pietro Lombardo came not by usura
Duccio came not by usura
nor Pier della Francesca;
Zuan Bellin’ not by usura nor was «La Calunnia» painted.
Cane not by usura Angelico;
came not Ambrogio Praedis,
Came no church of cut stone signed: Adamo me fecit.
Not by usura St Trophime
Not by usura Saint Hilaire,
Usura rusteth the chiselIt rusteth the craft
and the craftsmanIt gnaweth the thread in the loom
none learneth to weave gold in her pattern;
Azure hath a canker by usura;
cramoisi is unbroidered
Emerald findeth no Memling
Usura slayeth the child in the wombIt
stayeth the young man’s courtingIt hath brought palsey to bed,
lyethbetween the young bride and her bridegroom
CONTRA NATURAM
They have brought whores for Eleusis
Corpses are set to banquet
at behest of usura.
*
Contro l’Usura
Con usura nessuno ha una solida casa
di pietra squadrata e liscia
per istoriarne la facciata,
con usura
non v’è chiesa con affreschi di paradiso
harpes et luz
e l’Annunciazione dell’Angelo
con le aureole sbalzate,
con usura
nessuno vede dei Gonzaga eredi e concubine
non si dipinge per tenersi arte
in casa, ma per vendere e vendere
presto e con profitto, peccato contro natura,
il tuo pane sarà straccio vieto
arido come carta,
senza segala né farina di grano duro,
usura appesantisce il tratto,
falsa i confini, con usura
nessuno trova residenza amena.
Si priva lo scalpellino della pietra,
il tessitore del telaio
CON USURA
la lana non giunge al mercato
e le pecore non rendono
peggio della peste è l’usura, spunta
l’ago in mano alle fanciulle
e confonde chi fila. Pietro Lombardo
non si fe’ con usura
Duccio non si fe’ con usura
né Piero della Francesca o Zuan Bellini
né fu «La Calunnia» dipinta con usura.
L’Angelico non si fe’ con usura, né Ambrogio de Praedis,
Nessuna chiesa di pietra viva firmata: Adamo me fecit.
Con usura non sorsero
Saint Trophime e Saint Hilaire,
Usura arrugginisce il cesello
arrugginisce arte e artigiano
tarla la tela nel telaio, nessuno
apprende l’arte d’intessere oro nell’ordito;
l’azzurro s’incancrena con usura; non si ricama
in cremisi, smeraldo non trova il suo Memling
Usura soffoca il figlio nel ventre
arresta il giovane drudo,
cede il letto a vecchi decrepiti,
si frappone tra i giovani sposi
CONTRO NATURA
Ad Eleusi han portato puttane
Carogne crapulano
ospiti d’usura.
[Da: Ezra Pound, La Quinta Decade dei Cantos.
Traduzione di Mary de Rachewiltz, Raffaelli Editore 2006. (Con licenza New Directions Publishing Co.)]
















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