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Chi siamo, noi de l'Artificioſa Rota 

Siamo l’Artificioſa Rota: la fiera brigata di affiatati amanti dell’arte, in tutte le sue molteplici forme: diſegno, pittura, intarſio, scultura, fotografia, cinema, teatro, muſica, danza, letteratura, poeſia… e attraverſo tutte l’ere della storia tutta: antica, medievale, moderna, contemporanea… futura

Il tempo fugge, noi gli corriamo dietro!

La noſtra fraglia è un maſſiccio e radioſo conglomerato di amanti dell’arte e della cultura. Come le antiche corporazioni di arti e meſtieri, che si riunivano in confraternite, si occupavano degli intereſſi dei propri aſſociati e offrivano una garanzia di qualità curando la loro formazione.

Il nome fa riferimento all’opera dell’umaniſta Giulio Camillo Delminio, cercando d’andare magari oltre il suo penſiero, adeguandolo ai tempi, come si dice, ai mezzi e agli strumenti che ci offrono la scienza e la tecnica d’oggi.

 

“Giulio Camillo o Giulio Camillo Delminio, per dargli il suo nome completo, fu uno degli uomini più famosi del secolo XVI. Era uno di quegli uomini che i contemporanei guardano con timore riverenziale, perché attribuiscono loro immensi poteri.” 

(Frances Yates)

 

Il noſtro blaſone è l’ipnotico e solare ‘gorgo dell’artificio’: sul noſtro scudo, è riconoſciuto dagli amici e temuto dagli avverſari. Le armi della noſtra araldica variano a seconda dell’abilità del portatore: penna, lapis, pennello, spatola, tavolozza, diaſpirofono, diſco, pellicola, maſchera, macchina fotografica, scalpello, tornio, torchio… sono innumerevoli, originali e originanti: ciaſcuna occorre ad una determinata tecnica e poſſono eſſere alimentate a colori, in bianco e nero o monocromo, sui più vari supporti, reali o virtuali.

L’idea di un teatro, o ancor meglio, di un anfiteatro della memoria per l’arte e le arti potrebbe eſſere una struttura immaginaria, ma fino a un certo punto: in queſta noſtra eutopica Eldorado, quaſi come dei cavalieri templari poniamo, libere ed erranti come animate dalla vita di chi le ha create, tutte le manifeſtazioni artiſtiche incontrate lungo il noſtro cammino, e tutte quelle che poſſano ancor nuovamente eſſere scoperte, inventate, create, modellate dalle molteplici capacità dello scibile, del penſiero e dell’artificio umani.

Le noſtre arti si muovono, errano, vivono; non sono stelle fiſſe, ma come aſtri brillano della luce dell’ingegno che le ha concepite. Noi cerchiamo di raccontarle.

Il noſtro anfiteatro della memoria per l’arte e le arti è luogo da sempre aperto a tutti… chiunque può accedervi; le tre uniche parole d’ordine alle quali è neceſſario obbedire sono solamente il riſpetto, la buona educazione e l’armonia ‘omnibus’. Fra noi ci confrontiamo cavallereſcamente: un po’ come nelle gioſtre rinaſcimentali, gareggiamo. Coſa bella e mirabile è che neſſuno viene diſarcionato, a parte chi non oſſerva le noſtre tre regole fondamentali.

L’arte è la noſtra filoſofia di vita: ci piace eſſere creativi e alcuni di noi fanno ‘arte’, tutti inſieme scriviamo di arte, ne parliamo in occaſione delle noſtre artificioſe cenae: dei veri e propri banchetti ad alto contenuto culturale.

Siamo ‘artificioſi’ in senſo poſitivo: aſpiriamo ad arricchire il noſtro linguaggio, cercando di migliorarci giorno per giorno, e l’arte in un certo senſo è la noſtra fonte della giovinezza: come pietra filoſofale, essa dona una certa immortalità, traſformando qualunque cosa entri in suo contatto in bellezza.

 

Il noſtro motto è ‘ARS IN OMNIBVS ET OMNIA IN ARTE’

«Senza l’arte avremmo bisogno di troppe spiegazioni.»

I nostri principali campi d'interesse 

Storia delle arti

Antica   Medievale   Moderna

Contemporanea   Futura

Tecnica e Critica delle arti

Nella molteplicità e nelle evoluzioni

delle forme e dei contenuti

Filosofia ed Estetica delle arti

Dalla percezione agli sviluppi del pensiero e oltre

Studi ed esperimenti e memoria

Ricerche osservazioni analisi creazioni recensioni


“Io vidi una Rota altissima, che non stava avanti ai miei occhi, né dietro né ai lati, ma in ogni parte a un tempo. Quella Rota era fatta di acqua, ma anche di fuoco, e (benchè avesse il bordo) era infinita. Intrecciate tra loro la formavano tutte le cose che saranno, che sono e che furono, ed io ero uno dei fili di quella trama totale.”

Jorge Louis Borges, El Aleph
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