rimettendosi a maggese…
- Artificioſa Rota
- 20 ago
- Tempo di lettura: 1 min
di Venator Animarum
Forse un po’ di naturale più che umana paura e angoscia quotidiana, o comunque, in fin dei conti, pure tanta frustrazione e noia, ad addormentarsi alla fine della giornata, durante questo Kali Yuga.
Eppure il sonno è necessario anche per reimmergersi fra le pieghe di un altro nodo segretamente intromesso e promesso, seppur sempre del medesimo cupo universo che stiamo incominciando a esplorare.
Si cerca così di rimettere a maggese sè stessi, per recuperare e rinfrancare il coraggio, riempiendolo di senso e orientandolo con sempre maggior precisione.
Nonostante sia ormai da tempo cosa quotidiana e praticamente normale tentennare, perdere la mira per il continuo tremore almeno apparentemente inspiegabile e irrisolvibile del tutto, e
Non ci si può dunque permettere di dimenticarsi cosa è l’Amore, e tutti i suoi derivati, un po’ come il piccolo tizzone di fuoco portato via da Prometeo.
Never vive in
✌🏻

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