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Se mi cercassi

di Paolo Veronese


Se mi cercassi, ti dico :

sono lontano


lungo i sentieri deve l'autunno è lieve

entro I boschi in cui si può fingere la libertà

di non essere qualcuno...

Inseguo la vita - che altro potrei fare

e ne odoro le tracce - sento


il dolciastro marcire delle foglie

e la pelle, così concia di stanchezza

nel ventre estenuato della coscienza;


ascolto la vita, così intensa e fragilissima

pagina di carta che si strappa,

la boscaglia sfogliata in un volo coi pensieri

uno ad uno, a grappoli

ciascuna vena trafitta e a terra

nel sudario e sedimento sfatto

vivido di colori e d'estinzione.


Come parole che pesano nell'aria aspra

sgranate nei nessi, senza più una bava di senso

fra lo spasmo del respiro e la fame ingorda


e le labbra incartare e la lingua che secca

e il sapore di sangue e cenere che mastico


a breve saranno zitte, più lievi

nel vento, toccate ragnatele di rugiada

non più parole umane:

sono lontano

voce e nessuno


non sono mai stato così vivo.




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