Se mi cercassi
- Artificioſa Rota

- 25 ott
- Tempo di lettura: 1 min
di Paolo Veronese
Se mi cercassi, ti dico :
sono lontano
lungo i sentieri deve l'autunno è lieve
entro I boschi in cui si può fingere la libertà
di non essere qualcuno...
Inseguo la vita - che altro potrei fare
e ne odoro le tracce - sento
il dolciastro marcire delle foglie
e la pelle, così concia di stanchezza
nel ventre estenuato della coscienza;
ascolto la vita, così intensa e fragilissima
pagina di carta che si strappa,
la boscaglia sfogliata in un volo coi pensieri
uno ad uno, a grappoli
ciascuna vena trafitta e a terra
nel sudario e sedimento sfatto
vivido di colori e d'estinzione.
Come parole che pesano nell'aria aspra
sgranate nei nessi, senza più una bava di senso
fra lo spasmo del respiro e la fame ingorda
e le labbra incartare e la lingua che secca
e il sapore di sangue e cenere che mastico
a breve saranno zitte, più lievi
nel vento, toccate ragnatele di rugiada
non più parole umane:
sono lontano
voce e nessuno
non sono mai stato così vivo.





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