top of page

In questa alba affondo

di Paolo Veronese


In questa alba affondo

pallide parole, una gola in sete

d'infinità che strappi il grigio cenere,

l'orizzonte malato di solitudini,


o forse il vino cattivo a cui giocare

la mente, i miei fantasmi, il cuore stanco.


Ascolto il vento, le voci rarefatte

ansimano strozzate, miste a grida

di cormorani scagliati in volo a mare


sono voci di femmine che cantano?


dove si sfiorano tenebre e luce

- esser laggiù, toccare quel miracolo

che non sa se è bene o male e taglia


sulla pelle lame di ombra e sangue -

essere senso, dare una forma al buio,

vivere in un istante amore e morte.


William Turner, Alba dopo il naufragio (1841)

10 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
bottom of page