Avversa la classe
- Artificioſa Rota
- 26 mar
- Tempo di lettura: 1 min
di Venator Animarum
Altro che patriarcato…
Nella nostra povera e bistrattata Italia di oggi - da anni - pena e soffre d’un morbo ben più grave e cancrenoso, che è il Veterotrombonismo ignorante e squallido e pien di sé, che impone la propria visione, insieme sterile e grottesca del presente, e non vuole che la meglio gioventù possa godere di vantaggi e meriti di qualsiasi sorta, per arrivare sana e forte e realmente preparata verso un futuro al quale, per fortuna, almeno, esso stesso non potrà sopravvivere.
Ma proprio per questo avvilente e penoso complesso d’inferiorità, e per la paura inconfessabile e vergognosamente vera della propria caducità, vuol plagiare a tutti i costi la propria vittima, tenendola sottomessa e assoggettata, divorandone la felicità, col desiderio che in essa s’innesti il seme di questa sua essenza malata, per lasciare in eredità pure tutto ciò, e vivere ancora, attraverso un’altra forma e un corpo altro, quello che non potrà contaminare col proprio.
Con le dovute eccezioni, il ricambio generazionale è una titanomachia, fatta di dei che divorano i propri figli. Anche se il mito insegna che prima o poi, nel nuovo Olimpo, la nuova generazione si risveglierà, prendendo coscienza e cognizione di sè, e già forte della propria Conoscenza, salderà i conti
[Saturno che divora i suoi figli (Saturno devorando a su hijo) è un dipinto a olio su intonaco trasportato su tela (143,5x81,4 cm) del pittore spagnolo Francisco Goya, realizzato nel 1820-1823 e conservato al Museo del Prado di Madrid]

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